Quesito:
Mia figlia ha acquistato una prima casa a novembre 2021.
A febbraio/marzo 2022 ha fatto fare dei lavori di ripristino del terreno del giardino (estirpato erbacce e arbusti cresciuti nel tempo) e acquistato la ghiaia per il cortile.
Questi interventi possono essere fatturati con aliquota agevolata al 10%?
Non sono stati fatti altri interventi di ripristino/ristrutturazione all’abitazione.
Risposta:
La risposta al quesito è negativa.
Per fruire dell’Iva agevolata al 10%, è necessario che:
· il terreno sia considerato annesso al fabbricato residenziale, sia civilisticamente che catastalmente
· vengano realizzate opere di natura edilizia e che possano essere considerate manutenzioni straordinarie (per esempio il rifacimento di un’aiuola attraverso opere murarie o il rifacimento della pavimentazione e dei muretti di confine)
Le manutenzioni ordinarie di natura edilizia sono agevolabili solo se riguardano parti comuni di edifici residenziali come identificate all’art. 1117, n. 1 del codice civile.
Le manutenzioni straordinarie ma non di natura edilizia (esempio: sostituzione dell’impianto di irrigazione, installazione di un serbatoio di acqua, acquisto di terra e messa a dimora di nuove piante e alberi eccetera) non sono agevolabili, pertanto i lavori sono soggetti all’Iva al 22 per cento.
Qualora i lavori abbiano configurato un radicale rinnovamento del giardino, anche con la fornitura e messa a dimora di piante, si potrà fruire (fino all’ammontare massimo di euro 5.000) del cosiddetto “Bonus verde”, ovvero di una detrazione Irpef pari al 36% della spesa sostenuta, da suddividere in 10 anni.